SUSTAINABLE STYLE #2
The Movie "Wonderwall" Visual & ConsciousTrip con l'utilizzo della tecnologia GAN A.I
Editoriale
Edizione 99
22.02.2021
Mini-film immersivo ed esperienziale, diretto da Alberto Maria Colombo, che presenta i look più significativi dei brand protagonisti della seconda edizione di Sustainable Style, il progetto speciale di Pitti Uomo dedicato al nuovo menswear responsabile curato dalla giornalista e talent scouter Giorgia Cantarini. Il titolo "WONDERWALL" è un velato omaggio alla psichedelia della pellicola di Joe Massot del 1968, e attraverso l'uso di una tecnologia legata dell'intelligenza artificiale - l’algoritmo GAN Generative Adversarial Networks - ci porta alla scoperta di mondi diversi fra loro, surreali e onirici, e delle nuove collezioni.

Pitti Uomo 99 presenta la seconda tappa del progetto speciale dedicato al nuovo menswear sostenibile. 15 brand innovativi, dall'Italia e dal mondo, che coniugano ricerca stilistica, etica e basso impatto ambientale

Vincitore della prima edizione del “Premio Reda x Sustainable Style” è l'americano Spencer Phipps

Dopo il successo della prima edizione, la scorsa estate, Pitti Uomo 99 lancia Sustainable Style #2, seconda tappa del progetto speciale curato dalla giornalista di moda e talent scouter Giorgia Cantarini. Il focus sarà su 15 talenti internazionali, protagonisti del nuovo menswear responsabile. Designer e brand emergenti provenienti da tutto il mondo – dal Perù alla Corea, dal Regno Unito alla Tailandia, passando per l’Italia – capaci di unire un linguaggio estetico forte e definito, con la responsabilità ambientale e sociale. Con un approccio nel fare moda sempre orientato a un prodotto di qualità, in base a standard eccellenti di manifattura, dove tessuti certificati, tessuti di recupero e ibridi innovativi sono punti di riferimento imprescindibili.

Per alcuni di loro è un ritorno, per altri un debutto all'interno del progetto, ecco i nomi:
DNI, Luca Kemkes, Flavia La Rocca, Ksenia Schnaider, KidsofBrokenFuture, Nous Etudions, Myar, Philip Huang, Raeburn, Reamerei, S.S. Daley, Uniforme Paris, Vitelli, Yatay e Young N Sang.

“Non c’è sostenibilità senza stile: questo è il punto di partenza del progetto”, spiega la curatrice Giorgia Cantarini. “Bisogna educare a sovvertire l’idea che un brand responsabile non sia degno di nota. L’occhio viene attratto da ciò che gli piace, quindi il design deve colpire. Non credo che il mondo possa cambiare da un giorno all’altro. Lo fa passo passo. La sostenibilità rappresenta l’unica possibilità per non distruggere il Pianeta e il nostro futuro. Inutile far finta di nulla. Si parte da scelte responsabili per costruire qualcosa di bello, che vale e che dura nel tempo”.

“Inauguriamo questo secondo capitolo di Sustainable Style con la voglia e l'idea di stimolare una riflessione forte sul contemporaneo, e sul futuro prossimo della moda - commenta Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine. “Sostenibilità e stile sono concetti che oggi più che mai devono andare di pari passo. Sustainable Style è per questo una grande opportunità: per i marchi che abbiamo selezionato di farsi conoscere, ma al tempo stesso uno stimolo importante per chi fa moda oggi e la vuole proiettare al futuro. Vogliamo ringraziare tutti i prestigiosi partner che ci accompagnano in questo progetto, a partire da UniCredit con cui abbiamo avviato una collaborazione proprio su questi temi, e REDA, che con il suo premio dà ai brand l’opportunità di sviluppare ulteriormente il loro percorso”.   
Spencer_Phipps_PortraitVincitore-Premio-Reda
Il Premio “Reda x Sustainable Style” va a PHIPPS INTERNATIONAL

Durante la prima edizione di Sustainable Style, REDA, azienda leader biellese nella produzione di tessuti sostenibili in pura lana Merino fondata nel 1865, ha istituito il premio “Reda x Sustainable Style”. Vincitore di questo riconoscimento è Phipps International: lo stilista americano Spencer Phipps realizzerà una minicapsule per Rewoolution, brand activewear in lana merino del Gruppo REDA, pensato per l’abbigliamento tecnico outdoor rivolto allo sport e al tempo libero.


“Spencer Phipps realizzerà una capsule collection che comprenderà 5 pezzi per un total look maschile – dice Luca Martines, CEO Reda Consumer. “La mini collezione, con la label “Phipps International X Rewoolution”, coniuga la grande passione del designer per la montagna e le attività outdoor con le linee di Rewoolution, strizzando al contempo l’occhio ai look degli anni '70 ispirati dal celebre film "All That Jazz" di Bob Fosse”.
Lavorare con Rewoolution è stato per me realizzare un grande progetto. Il loro team è composto da persone molto esperte e competenti, con una storia così importante alle spalle. Assieme abbiamo cercato di divertirci e al tempo stesso di ragionare fuori dagli schemi nello sviluppare i capi, spingerci un po' oltre nel processo di creazione.

— Spencer Phipps, designer

DNI

duo specializzato nel knitting, che lotta contro gli sprechi e sostiene comunità artigiane peruviane.

Luca Kemkes

da Amsterdam, recupera tessuti “da letto” per look urbani romantico-nostalgici.

Flavia La Rocca

italiana basata a Bordeaux, già vincitrice nel 2019 dei Green Carpet Fashion Awards, lavora sulla modularità di un guardaroba minimal in tessuti organici e/o riciclati certificati.

Ksenia Schnaider

ucraina, rielabora denim vintage e abiti usati provenienti dai mercatini di Kiev fin dal 2011. A giugno 2020 ha lanciato l’uomo.

KidsofBrokenFuture

da Milano, tra certificazioni e colab con attivisti, rappresentano uno streetwear impegnato.

Nous Etudions

minimalismo over lui/lei, realizzato in materiali vegani biologici, vanta già una collab di sneaker vegan con Nike.

Myar

brand italiano fondato da Andrea Rosso, propone un nuovo stile militare da stock di abiti preesistenti.

Philip Huang

dalla Tailandia, unisce il design a tecniche ancestrali di tintura naturale fatto dalle nonne tailandesi esperte di tye dye.

Raeburn

da Londra, è lo stile funzionale di Christopher Raeburn, dal 2009 pioniere del remade e dell’outdoor in chiave urban.

Reamerei

italiani, materiali 100% rigenerati o organici in ­­­lotta per il superamento dei generi.

S.S. Daley

brit, Steven Stokey-Daley gioca con l’upcycling, riesplora tradizioni e abbatte barriere di genere, già talento conclamato e scelto da celebrity internazionali.

Uniforme Paris

dalla Francia, riflette sul concetto di autenticità e durabilità dell’uniforme da lavoro maschile che diventa chic.

Vitelli

knitwear made in Italy, produzione veneta artigianale a km 0 con filati di recupero.

Yatay

sneakers italiane vegane, realizzate con polimeri estratti dal mais e gomma riciclata.

Young N Sang

dalla Corea codici pop e materiali di scarto, per intrecci e accessori mai visti, in un paese dove la sostenibilità dei tessuti non è ancora del tutto sdoganata.
Tra i partner istituzionali di Sustainable Style, continua e si amplifica la collaborazione con Global Fashion Agenda, organizzazione no-profit che lavora per sensibilizzare l’industria moda in tema di responsabilità e spingere il cambiamento sistemico, con la quale sono previste nuove iniziative.

Una nuova esclusiva collaborazione, lanciata a questa edizione, è quella della Bonotto: l’azienda tessile veneta che selezionerà 5 talenti per una capsule BONOTTO x SUSTAINABLE STYLE, a cui affidare la creazione di un look, con i tessuti certificati dell’azienda tessile parte del Gruppo Zegna. Il Direttore Creativo dell’azienda, Giovanni Bonotto, sceglierà su Connect i suoi 5 favoriti a cui verrà dato accesso all’ampia selezione di tessuti dell’azienda leader del lusso, già fornitore di molti rinomati brand del fashion system. “La Sostenibilità è sconosciuta – dichiara Giovanni Bonotto – per descriverla si sbagliano le parole, per attuarla si passa attraverso la non-sostenibilità. Molti la confondono con le indulgenze che dovremmo pagare per garantirci il paradiso (in terra). In ogni caso riguarda un buon senso, molto piccolo, puntuale, che diventa un buon significato se abbandoniamo la presunzione di creare e distruggere e se ci limitiamo a trasformare... con stile. Sono felice di prendere parte a questo progetto per poter accogliere 5 designer di Sustainable Style e creare insieme una moda responsabile che guardi al futuro. Un guardaroba dall'alto contenuto di design e tessuti certificati fatto per durare nel tempo. Il vero atto di sostenibilità è comprare meno e meglio".