Hanno detto di Pitti Uomo 104
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Edizione 104
07.07.2023
I feedback di buyer ed espositori
Questa edizione di Pitti Uomo raccontata attraverso i commenti, i feedback e le impressioni raccolte nei giorni dell’evento tra gli operatori del settore.
Un’edizione davvero emozionante! Pitti Uomo è sempre una grande occasione per scoprire i nuovi trend del menswear, in fiera sono rappresentate tutte le categorie, dal classico ai designer di ricerca alla sostenibilità. Mi sono piaciuti soprattutto Scandinavian Manifesto, per la curatela di marchi contemporanei con solidi elementi di design, e il Padiglione Cavaniglia per la sua capacità di presentare sempre collezioni innovative. Molto interessante anche l’area Pitti Pets. La sfilata di ERL è stata emozionante: è sempre meraviglioso vedere che Pitti si impegna per dedicare spazio a stilisti che aggiungono idee creative all'industria della moda.

— SAKS FIFTH AVENUE, New York (Stati Uniti),
Reginald Christian, Men’s Fashion Market Manager

Un bel ritorno questa edizione di Pitti Uomo! Una bella energia, abbiamo incontrato più buyer delle ultime volte e la scelta di posticipare il fashion show di ERL, Guest Designer, si è rivelata strategica perché siamo rimasti tutti fino alla fine della fiera. Pitti Uomo è uno strumento importantissimo per noi, sia perché è una prima vetrina e segna l'inizio della stagione, sia perché offre una grande opportunità di confronto. My Theresa è stato uno dei precursori del Quiet Luxury, una delle principali tendenze del menswear di oggi, che non a caso ha regnato anche a Pitti Uomo. Tra le aree che ci sono piaciute di più: il Padiglione Centrale per il mondo delle luxury shoes inglesi, Futuro Maschile, il Padiglione Cavaniglia per le proposte di beachwear e resortwear e Scandinavian Manifesto, che presenta sempre un prodotto innovativo e autentico. Interessante la sezione Pitti Pets, che rispecchia un settore in crescita.

— MYTHERESA, (Germania),
Menswear BuyingTeam

Pitti Uomo è uno dei saloni imperdibili per la moda maschile. La proposta di brand è davvero ampia, la maggior parte di tutti i mercati sono rappresentati e tutti possono trovare opportunità di nuove collaborazioni all'interno di ciascun padiglione. Sono felice di constatare che il traffico di visitatori e il numero di marchi siano in crescita: ho registrato una bella energia e un’organizzazione efficiente, un grande vantaggio per i buying team... Le tendenze di oggi sono il cosiddetto Quiet Luxury o Back to Essentials, di cui ho trovato proposte coerenti soprattutto a Futuro Maschile e Scandinavian Manifesto. Mi è piaciuto molto S-Style, anche perché Galeries Lafayette è stato uno dei primi department stores a intuire l’importanza della sostenibilità. Tra poco festeggeremo i 5 anni del nostro programma Go for Good e quindi siamo sempre a caccia di marchi belli e di qualità che abbiano un reale approccio ambientale e sociale. Molto bello il calendario degli eventi: da Digel a Fendi a ERL.

— GALERIES LAFAYETTE, Parigi (Francia),
Eric Pech, Men Buying Manager

Sono stato a Pitti Uomo tutta la settimana, a partire dalla serata di apertura di lunedì che è stata bellissima, grazie al luogo e agli invitati… Tra le aree che mi sono piaciute di più cito senz’altro il Padiglione Centrale, I Go Out, lo scouting di S|Style e la sezione dedicata ai brand del Nord Europa, Scandivanian Manifesto, con cui ormai collaboro da anni. E' bello vedere che la fiera non si basa soltanto sui nomi affermati e ben conosciuti dagli addetti ai lavori ma investe e sostiene giovani designer di talento che ho avuto occasione di conoscere proprio durante questo evento. Questo salone rappresenta per me un'opportunità importante sia per fare ricerca sia per un confronto aperto e approfondito con colleghi e fornitori. Lo show di ERL è stato bellissimo: l'allestimento, la collezione, tutto... Una scelta davvero azzeccata!

— ANTONIOLI, Milano (Italia),
Danny Stienen, Head Buyer

Un’edizione ancora più luminosa, con tanti espositori e tanti eventi! Lavoriamo già con i big brand e in fiera cercavo delle novità adatte a un target giovane, magari anche piccole aziende focalizzate su un solo prodotto ma di altissima qualità. Ho trovato diverse proposte interessanti soprattutto nel Padiglione Cavaniglia. Spero che presto tornino tutti gli espositori giapponesi del pre Covid e mi piacerebbe anche uno sguardo sul panorama della moda cinese e su quella russa.

— BOSCO DI CILIEGI, Mosca (Russia),
Nikolay Demin, Division Director

E’ stata la mia prima volta a Pitti Uomo! Mi ero fatto un’idea completamente diversa, forse le immagini così lifestyle che avevo visto sui social media mi avevano distratto dal lato business, che invece è ben presente in fiera. Una grande occasione di scouting, dal mondo classico a quello sportivo alla nuova tendenza dell’hiking, tutte le categorie sono ben rappresentate. Pitti Uomo è davvero un grande show anche dal punto di vista organizzativo: non ho mai incontrato prima d’ora persone così professionali!

— VITCAK, Varsavia (Polonia),
Alan Wojcieszak, Visual Merchandiser

Sono un fedele frequentatore dell’edizione invernale di Pitti Uomo, ma ho trovato molto stimolante anche questa edizione estiva dove – a parte la bellissima serata di apertura - ho notato una grande quantità di brand dedicati al lifestyle. Il focus dei miei negozi è rappresentato da prodotti di qualità Made in Italy - è bello vedere in fiera brand icone del formale come il Gruppo Kiton, e Brunello Cucinelli, a poca distanza l’uno dall’altro - e da tessuti importanti come seta e cashmere: in queste direzioni ho trovato tante proposte interessanti. Interessante l’idea di Pitti Pets, che rappresenta un mercato in crescita. Ma in futuro vorrei vedere una proposta di sneakers di moda ancora più ampia! So che i compratori sono ancora in crescita: di certo la prossima volta potremo vedere ancor più giapponesi e nord americani. La fiera è un’occasione importante sia per lo scouting di nuove tendenze – in questo senso credo che servano collaborazioni sempre nuove - sia per stringere e rafforzare contatti con le aziende con cui già collaboriamo.

— THE BUSINESS FASHION, Leicester (Regno Unito),
Costas Karageorge, Founder

Sono un grande sostenitore di Pitti Uomo. La fiera è un punto di incontro di cultura, costume, commercio e creatività. Anche in questa edizione si respirava una bella atmosfera, come sempre! E' stata un'occasione positiva di incontro, di scambio di idee con i colleghi, dove ho percepito una grande vitalità, voglia di fare e dove si possono ricavare tante informazioni sulle tendenze e sul mercato. Cercavo un giusto mix tra informale ed elegante, insomma il casual moderno - che ormai detta legge - e ho trovato diverse proposte interessanti, come la rivisitazione della giacca pensata in tessuti e forme più leggere adatte a un target giovane. Un ritorno all'eleganza, in chiave contemporanea. Il Padiglione Centrale, dal Piano Attico al Piano Inferiore, offre sempre una carrellata di brand interessanti e coerenti. Due aspetti fondamentali per il mercato di oggi sono il made in Italy e l'eco-sostenibilità, veri e propri valori aggiunti per la vendita.

— FELLONI, Giulio Felloni, Titolare FELLONI - Ferrara e Presidente di Federazione Moda Italia - Confcommercio (Italia)

Come ho trovato questa edizione di Pitti Uomo? Ancora più professionale rispetto al passato: forse meno persone ma più motivate e concentrate, con buyer ed espositori di alto livello. Il nostro store è a Città del Messico e Pitti Uomo rappresenta per noi un’occasione importante di visibilità, sia per il mercato italiano che internazionale, oltre che per fare ricerca. In questa stagione ero interessato soprattutto al mondo dell’accessorio e ho trovato diversi brand interessanti nel Padiglione Centrale, da Futuro Maschile al Piano Attico fino al Piano Inferiore. L’Italia è il paese dove nascono le tendenze, la fiera è il luogo ideale per scoprire come si sta evolvendo la moda e quali siano le nuove direzioni.

— SILVER DEER, Città del Messico (Messico),
Robert Hirsh, Founder

In assoluto la migliore edizione che ho visitato finora: è stato incredibile e stimolante vedere così tante persone in fiera, in una splendida location. C'erano anche molti nuovi marchi e nuove idee, necessari per portare avanti il menswear. Ma soprattutto ho notato un grande equilibrio tra marchi affermati ed emergenti, da Herno a ERL. Con il primo abbiamo una partnership molto significativa, del secondo siamo clienti, quindi eravamo entusiasti di vederli presentati entrambi in una fiera così importante. Rafforza l'idea che Pitti Uomo abbia molto da offrire, il posto migliore per avere una panoramica del mercato maschile! Tutte le novità di questa edizione, come le nuove dimensioni di I Go Out e S|Style, il Vintage Hub Circular Fashion, la seconda edizione di Pitti Pets, sono state interessanti e un ottimo modo per vedere le categorie espandersi e provare cose nuove. Pitti Uomo è insomma un ottimo modo per dare il via alla stagione della moda uomo ed è anche l’occasione per incontrare molti fornitori esistenti, parlare delle novità e discutere di collaborazioni future.

— HARVEY NICHOLS, Londra (Regno Unito),
Laura Larbalestier, Fashion Director

Non tornavo a Pitti dal 2009 e devo dire che ho notato una grandissima differenza da allora. La fiera è sempre stata un punto di riferimento per il menswear ma in questi anni è diventata ancora più professionale, completa e allo stesso tempo facile da visitare. Sono in contatto con molti buyer del settore e tutti diciamo la stessa cosa: se dobbiamo scegliere una fiera, il nome è Pitti Uomo! Perfetto il suo timing, prima di Milano e Parigi, perfetto per scoprire nuovi brand e perfetta la sua organizzazione. Divertente l’idea di Pitti Pets, in generale ero interessato a tutto ciò che può rappresentare un valore aggiunto per il lifestyle e ho trovato tanti input validi. Tra le mie sezioni preferite, Superstyling e S|Style. Molto interessanti gli eventi speciali, tanto che sarebbe bello avere una presenza dei guest designers anche in fiera, con una capsule o un’installazione…

— LABELS, (Olanda),
Ramon Ehlen, Co-owner

Pitti Uomo segna l’inizio della stagione. Ottima atmosfera, nice community, è bello rincontrarsi tutti, vedere i diversi stili e modi di vestire, tutti questi abiti così italiani! In questa edizione cercavo in modo particolare nuovi designer, brand emergenti internazionali e la sezione di Superstyling è stata davvero interessante. La fiera è davvero un’ottima occasione di contatto e di confronto tra gli addetti del settore, ci sono tutti!

— FORWARD, Los Angeles (Stati Uniti),
Ramon Luna, Men’s Buyer

Torno a Pitti dopo 10 anni. L’organizzazione è inappuntabile: la fiera è un’ottima piattaforma per la moda contemporanea maschile, ancora più coinvolgente, digital e proiettata verso il futuro. Parte fondamentale del nostro lavoro di buyer è riuscire a dare un’esperienza ai nostri clienti e trovo la stessa visione in fiera, basta pensare al Balloon Museum all’entrata, così divertente! Entro la fine dell’anno apriremo un nuovo store a Mumbai, per questo il mio obiettivo in fiera era trovare nuove proposte di high fashion streetwear e devo dire che ho trovato diversi brand che rispecchiano i nostri standard, con una bella contaminazione di arte e lusso. Interessante l’idea di Pitti Pets che rappresenta un mercato in crescita, mentre ho trovato tanti brand emergenti di qualità e tessuti innovativi a Superstyling. Il Padiglione Centrale e Futuro Maschile restano delle certezze e ho apprezzato molto anche le sezioni dedicate al vintage e al sostenibile di ricerca moda (S|Style).

— ADITYA BIRLA, (India),
Nivedita Sabhahit, Buying Manager

Un’atmosfera davvero meravigliosa! Così divertente, energica, tutti erano felici e connessi tra di loro, con compratori provenienti da tutto il mondo. Il motivo per cui ho scelto di partecipare a Pitti Uomo è proprio questo: incontrare persone del settore e condividere le visioni, oltre ovviamente al lavoro di scouting su brand esclusivi. Il team di Pitti Immagine ha davvero rinfrescato l’immagine della fiera: tutte le sezioni del menswear sono rappresentate, dal classico al sartoriale passando per le nuove tendenze dell’hiking e del luxury sportive. Innovativa la scelta di ERL come guest designer, brand che apprezzo moltissimo. Molto interessanti il Padiglione Cavaniglia per i nomi nuovi, il nuovo allestimento di I Go Out e il Balloon Museum all’entrata.

— SMETS, (Belgio - Lussemburgo),
Pascaline Smets, Owner

Pitti Uomo è una fiera molto ben organizzata, in grado di attrarre e gestire buyer provenienti da tutto il mondo. E’ bello avere l’opportunità di confrontarsi con così tanti addetti del settore. Ho già collaborato con ERL in passato ed è gratificante vederlo sfilare in una manifestazione così importante e internazionale. Cercavo brand contemporanei, qualcosa di speciale con un nome importante e ho trovato nuove collaborazioni soprattutto in Scandinavian Manifesto, una delle mie sezioni preferite, e in S|Style.

— ENG Group, (Cina),
Laura Darmon, Senior Buyer

Dall’Australia ho fatto un lungo viaggio per venire qui! E sono molto felice di averlo fatto: intanto per l’organizzazione e l’ospitalità – davvero non avrei potuto desiderare di meglio! – ma poi ho scoperto tanti brand importanti che non avrei avuto occasione di conoscere se non avessi partecipato. Sono responsabile del classic menswear, quindi la parte che ho approfondito di più è stata il Padiglione Centrale. Lavoro già con molti dei brand presenti in fiera ma è bello vederli qui, conoscerli personalmente e vedere le loro presentazioni. L’aspetto umano è una parte fondamentale del nostro lavoro di buyer. Tra le sezioni che ho preferito, Scandinavian Manifesto: i brand del Nord Europa hanno un modo diverso di presentare le collezioni e li trovo molto autentici.

— HARROLDS, Sydney (Australia),
Alireza Shakoori, Buyer

Pitti Uomo è il main show della stagione! Il nostro è uno store di ricerca e di tendenze, se siamo qui è proprio per cercare ispirazioni. Non avevo in testa una categoria precisa, sono arrivato con la mente aperta per farmi sorprendere e la fiera ci è riuscita, tra la grande quantità di persone e gli eventi organizzati, tutto è stato davvero stimolante. ERL è uno dei nomi migliori del momento e questo è l’augurio che faccio alla fiera: riuscire sempre a seguire questa linea di ricerca, cercando non i nomi già affermati ma quelli del momento.

— MINI, Madrid (Spagna),
Oscar Qala, Owner

Prima volta a Pitti Uomo. La fiera è molto diversa da come l’avevo immaginata: temevo fosse più classica e che non avrei trovato brand interessanti per il mio target e invece mi sono sbagliato! L’atmosfera è molto accogliente, Pitti Games è un tema rilassante, il Balloon Museum un’esperienza divertente, sono tutti davvero friendly. Noi siamo specializzati su uno streetwear più tecnico, per questo ho apprezzato molto Scandinavian Manifesto, Superstyling e I Go Out dove ho avuto modo di conoscere brand interessanti che non sono ancora affermati negli States. Molto bello anche il gala di apertura. Mi piace l’impegno sulla moda sostenibile, che mi auguro possa presto allargarsi anche ai diversi aspetti dell’inclusività.

— SOMEWHERE, Washington (Stati Uniti),
Dominick Adams, Owner

La fiera è stata molto buona e movimentata. Abbiamo visto soprattutto clienti asiatici, coreani, giapponesi e cinesi. Quindi è stato davvero positivo. Per noi la cosa principale era vedere nuove persone. E così è stato. Abbiamo preso contatti con negozi in Italia e in diversi altri mercati, e abbiamo anche aperto delle conversazioni per la distribuzione con agenti che non avevamo prima, per esempio in Italia e Germania. Questa era la prima volta che tornavamo dopo la pandemia. Negli ultimi tre anni abbiamo avuto un po' di difficoltà ad aprire nuovi account. Ma Pitti serve proprio a questo. Penso proprio che torneremo.

— SUNSPEL, Michael Otero, head of sales

Un ottimo Pitti Uomo. È la degna conferma di un'edizione invernale che era andata altrettanto bene. Ottima la presenza di buyer e stampa, sia per qualità che per quantità. Certo, manca ancora qualche mercato, come chiaramente la Russia, e l’Oriente sta cominciando ora a tornare in forze. Ma a parte questo, Pitti Uomo si conferma un evento imperdibile, l'unico ancora attrattivo e capace di mettere le aziende nella condizione di farsi conoscere. Il resto, poi, lo deve fare la collezione.

— HERNO, Claudio Marenzi, President

La fiera è stata più movimentata rispetto alle edizioni precedenti. È tornata ai livelli di presenze pre-pandemia. Abbiamo incontrato rappresentanti da tutti i mercati globali, molti europei e qualche americano, ma forse perché non gravita verso il nostro brand. In fiera, abbiamo visto i grandi department store, i grandi rivenditori online, molte boutique indipendenti. Si respira aria nuova. Per me Pitti non è una fiera per fare ordini, è più una vetrina. Quindi si tratta di incontrare i compratori e i direttori degli acquisti che poi inviano i loro buyer al nostro showroom. Ma ci sono anche boutique che fanno ordini qui a Pitti.

— RON DORFF, Christopher Amoroso, wholesale eTail director

Rispetto agli anni passati, abbiamo visto molte persone, molti buyer che sono tornati dopo il Covid. C'è stata una buona affluenza di persone e tutti hanno iniziato a godersi le collezioni, toccando i capi. È emozionante, anche per noi, presentare direttamente i nostri prodotti a compratori di tutto il mondo. Per noi non sono importanti i grandi numeri, ma la qualità. Abbiamo visto molti buyer di fascia alta.

— NANAMICA, Eiichiro Homma, founder

Siamo tornati a Pitti dopo tre anni di assenza e siamo entusiasti e felici per il feedback, per l'atmosfera e per la collaborazione con Pitti stessa, che è stata molto più profonda. Abbiamo percepito il buon umore dei clienti, la rinnovata apertura delle persone. Abbiamo avuto molti clienti dalla Grecia, dalla Spagna o dalla Scandinavia. Sono sicuro che la prossima edizione sarà ancora più di successo. Per noi è davvero un luogo importante per entrare in contatto con i clienti. Partecipare a Pitti è in linea con il nostro obiettivo di espandere il business a livello internazionale. Ed è anche una preparazione importante per le settimane successive, in cui scriveremo ordini nel nostro showroom a Parigi, fissando appuntamenti con persone che hanno già visto la collezione.

— DRYKORN, Marco Goetz, founder

Pitti è come il riscaldamento necessario per ogni stagione, è un passo fondamentale. Ci motiva, è davvero utile per la visibilità e per capire il mercato. È come guardarsi allo specchio al mattino. A giugno ci sono state più persone, più professionisti, il che è molto positivo. Abbiamo visto molti giornalisti, molti professionisti provenienti da settori e mercati interessanti. Quindi siamo felici. E avendo una linea uomo dobbiamo essere qui: è come un marchio di qualità, significa che fai parte del gioco.

— KSENIA SCHNAIDER, Anton Schnaider, co-founder

Questa edizione di Pitti Uomo è andata molto bene, il punto più alto da dopo il Covid. Si percepiva un grande entusiasmo in Fortezza. Nei primi due giorni c'è stato un crescendo in termini di visitatori e di interesse da parte di stampa e influencer. Abbiamo incontrato molti clienti, soprattutto esteri, in particolare asiatici e americani. Ottima come sempre l'organizzazione. Ho apprezzato molto la presenza del ristorante Filippo, che conoscevo già e che è stato bello ritrovare qui.

— PIACENZA CASHMERE 1733, Vassily Piacenza, brand manager

Un Pitti Uomo effervescente che si conferma una delle poche occasioni per incontrare clienti, stampa e produttori in un unico contenitore, fortemente targettizzato sulla moda maschile. Direi che Pitti Uomo è l'ultimo baluardo: non esistono altre manifestazioni così, che siano capaci di avere un impatto tale. Abbiamo ricevuto le visite di tanti clienti internazionali, molti di questi non si erano più visti dalla pandemia. È molto bello ritrovarsi a Firenze.

— DOUCAL’S, Gianni Giannini, CEO

È la mia prima volta a Pitti Uomo: un'esperienza ottima. Il progetto di Vintage Hub Circular fashion nel quale sono stata coinvolta mi sembra molto interessante e spero che cresca e che continui ad avere sempre maggiore spazio all'interno di Pitti Uomo. In Fortezza, il mio brand ha riscosso successo, soprattutto tra i buyer dei department store e la stampa. È piaciuto molto a russi, giapponesi, turchi e francesi. Il team di Pitti Immagine è stato sempre disponibile.

— FRIDA, Daiana Giorgi, Founder

Una grande esperienza. È stato emozionante essere qui per la prima volta e far conoscere il nostro brand a così tante persone. Abbiamo scelto Pitti Uomo perché è una vetrina aperta al mondo, che ti mette in contatto con una platea enorme e con tanti target diversi. Abbiamo ricevuto ottimi feedback per la nostra collezione, anche da parte di buyer italiani. Tutte le nostre aspettative sono state ampiamente soddisfatte.

— PAST TENSE STUDIO, Victor Lindh, co-founder

Pitti è e resta la fiera di riferimento. Un’edizione molto fresca e decisamente in ripresa, la gente ha partecipato piacevolmente e senza la solita frenesia, in un ambiente rilassato e amichevole dove si è respirato appieno la voglia di ripartire. E’ stato come tornare alle nostre prime partecipazioni! Dopo quasi 20 anni di attività, SUN68 sta ripensando alle origini del marchio, abbiamo sentito la voglia e il coraggio di rispolverare i nostri archivi, e sentiamo che questa esigenza di essenzialità potrebbe riflettere, nell’immediato futuro, la direzione del menswear in generale. Abbiamo partecipato con 4 stand registrando un’ottima affluenza da tutti i punti di vista. In una frase, Pop is back!

— SUN68, Enrico Spinazzé, CEO

L'atmosfera di questa edizione è stata internazionale e dinamica, segnando finalmente un ritorno alla velocità del business e alla comunicazione. La partecipazione è stata importante per noi per diversi motivi: in primo luogo, dopo 10 anni di assenza, la presenza all'evento ha permesso di riaffermare il marchio nel settore e di generare un interesse e un'attesa significativi. Abbiamo rafforzato la nostra presenza nei mercati principali come Italia, Francia, Germania e Regno Unito, ma anche esplorato nuove opportunità di crescita in mercati esteri ad alto potenziale come Giappone, Corea e Medio Oriente. La presenza di importanti figure dell'industria della moda, come designer, acquirenti e giornalisti, ha creato un ambiente ricco di opportunità di networking e scambio di conoscenze.

— NAPAPIJRI, Silvia Onofri, presidente