Buyers Select:
Claire Fangous
Épicerie l’Idéal (Francia/Svizzera)
Editoriale
Edizione 15
13.04.2022
La redazione di “Food&Wine Italia” cura la serie editoriale Buyers Select, che dà la parola ai buyers internazionali che lavorano per promuovere la cultura culinaria italiana e i suoi prodotti di alta qualità all'estero. In queste interviste, i principali protagonisti della community internazionale di Taste condivideranno passioni, racconti e riflessioni, per fare il punto sul futuro del mercato enogastronomico e per scoprire, in anteprima, le aziende più interessanti presenti in Fortezza e su Pitti Connect.
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La buona musica nelle orecchie, l’allegria della squadra, i consigli di cucina, gli ottimi panini, le acciughe sott’olio, i capperi salati, le verdure buone di Manu, i fiori di Lila. Sono questi, insieme a molti altri, gli ingredienti segreti del successo di Épicerie l’Idéal. Uno scrigno di delizie messo in piedi dalla giornalista gastronomica Julia Sammut in quel crocevia di culture e tradizioni che è la città di Marsiglia. Alla bottega si affianca un bistrot-trattoria in cui i prodotti della dispensa sono preparati secondo l’ispirazione del giorno e il ritmo stagionale del mercato. Dalla città portuale al cuore di Ginevra, Claire Fangous e Pierre Goron gestiscono da qualche mese una nuova sede svizzera dove, tra assaggi d’autore e piccoli piatti a portar via, si respirano i profumi del Mediterraneo.

epicerielideal.com
Quali sono stati per voi i 5 espositori più interessanti a Taste? Avete fatto scoperte inaspettate, oppure trovato conferme che stavate cercando?
Quando è nata la vostra impresa? Come ne descrivereste l’attività oggi?
L’Idéal Ginevra ha aperto le porte a luglio 2021, a cinque anni dall’esordio della sede francese. Vendiamo solamente i prodotti che ci piacciono: oltre a condimenti, spezie, pasta, riso, confetture, cioccolato e salse abbiamo una buona scelta di formaggi e salumi al banco. Il gusto è naturalmente il primo parametro di scelta. Seguono il metodo di lavorazione e la storia del produttore. Accanto alla vendita al dettaglio prepariamo ogni giorno focaccia e pane per i nostri sandwich, che fanno parte dell’offerta per l’asporto insieme a insalate e dessert.
Chi è il vostro cliente tipo? L’attività è orientata maggiormente al B2B o al B2C?
Per ora esclusivamente business to consumer. La nostra è una clientela di appassionati di cibo, persone che amano mettersi in gioco in cucina e sperimentare nuovi ingredienti. Ci piacerebbe, in futuro, collaborare con i ristoratori, perché sappiamo quanto sia importante per loro entrare in contatto con i produttori e conoscere da vicino gli ingredienti.
Qual è secondo voi un prodotto italiano ancora poco conosciuto nel vostro paese, che meriterebbe di essere introdotto?
La mostarda di Cremona, senza dubbio. La combinazione di dolce e piccante potrebbe intimorire, ma l’assaggio crea dipendenza. La adoro insieme a grandi formaggi erborinati: un matrimonio perfetto!
Avete rilevato di recente un interesse particolare nei confronti del tema della sostenibilità, sia in termini ambientali/etici che economici?
Certo, sempre di più. In modo particolare dopo la pandemia che ha indotto i consumatori a ripensare le proprie modalità di acquisto. Siamo felici di vedere come oggi si riservi più attenzione alla provenienza e alla stagionalità dei prodotti.
Il futuro del mercato enogastronomico: quali saranno a vostro avviso i trend?
Mi auguro che la ricerca dell’autenticità e della genuinità prevalga su quella del profitto e che ci si rivolga ancora di più a piccole attività artigianali. Quello che intravedo è un tentativo da parte della grande distribuzione di appropriarsi di questi codici a scopi di marketing. Sarà parte del nostro impegno agire da intermediari tra i buoni produttori e i consumatori attenti, per proteggere il lavoro che viene fatto a più livelli sulla sostenibilità.
“Posti del cuore”: quali sono stati i vostri ristoranti (o bar, botteghe, enoteche, ecc.) preferiti a Firenze in questi giorni?
Le tappa della colazione è stata in piazza della Repubblica seduti ai tavolini dello storico Caffè Gilli, mentre fuori città abbiamo optato per il ristorante Tullio a Montebeni, sulle colline di Fiesole. Per una cena espressa e casalinga, invece, il Covo Pasta Fresca si è confermato una garanzia.