Pitti Filati si conferma l’appuntamento più importante per i grandi della moda e i migliori maglifici internazionali: edizione in crescita su tutti i fronti, che esprime ancora una volta la grande ricerca e l’innovazione delle migliori filature al mondo, all’avanguardia anche sulla sostenibilità
“I giudizi e i feedback che abbiamo raccolto tra espositori e compratori sono tutti positivi – dice Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine – descrivono un Pitti Filati in cui si è lavorato con grande dinamismo negli stand, per presentare e approfondire le nuove collezioni delle nostre aziende, ben 136 a questa edizione. In cui si è registrato un livello come sempre altissimo di ricerca e creatività, una grande consapevolezza delle esigenze del mercato e al tempo stesso dei processi produttivi più sostenibili, un ambito in cui le filature d’eccellenza sono da sempre pioniere. Certamente il settore non sta attraversando una fase brillante: ci sono incognite evidenti legate al reperimento della materia prima, criticità per l’export su alcuni mercati, ma la voglia di rispondere al meglio alle difficoltà dell’attuale congiuntura l’abbiamo vista chiaramente, in tutte le aziende partecipanti.”
“E’ stata una bella edizione di Pitti Filati anche nei numeri e soprattutto nella qualità delle presenze – riprende Agostino Poletto, direttore generale – l’elenco dei compratori intervenuti lo esprime al meglio: ci sono tutti i maglifici più importanti, gli studi stilistici delle grandi maison e dei player di peso della moda globale. Da parte nostra cerchiamo di rendere il salone sempre più stimolante e ricco di input, sugli aspetti legati alla produzione, alle nuove tendenze e ai servizi al mercato. Come sempre è stato apprezzatissimo il nuovo Spazio RicercaYarns United, curato da Angelo Figus e Nicola Miller, ormai diventato tappa irrinunciabile per i creativi di tutti i campi che vogliono ispirazioni fresche e al tempo stesso molto concrete. Sempre di più arrivano feedback molto positivi anche sulla sezione dei maglifici di qualità Knitclub, e sulle nuove aree CUSTOMEASY, dedicata alla customizzazione applicata al mondo della maglieria luxury, e SUSTAINABLE sulleproduzioni sostenibili nelle loro molteplici sfaccettature. E ci ha fatto molto piacere aver visto ancora una volta gli incredibili lavori finali degli studenti del Master in “Creative Knitwear Design” di Accademia Costume e Moda e Modateca Deanna, messi in scena nella sfilata alla Fortezza: abbiamo visto una ventata di creatività, di passione e di talento che non possono che confortarci”.
L’affluenza finale di Pitti Filati 86 (Firenze, 22-24 gennaio 2020) ha fatto registrare un’affluenza in leggera crescita, sia per l’Italia che per i mercati internazionali. Tra i compratori esteri (+3% e 1.800 presenze circa) le performance migliori sono state quelle di Regno Unito, Germania, Russia, Stati Uniti, Giappone, Svizzera e Turchia.
Complessivamente sono arrivati circa 4.400 compratori da oltre 50 paesi esteri.
Nella classifica dei primi 15 paesi esteri si conferma in testa il Regno Unito, seguito da Francia, Germania, Russia, Stati Uniti, Svizzera, Giappone, Turchia, Spagna, Cina, Olanda, Svezia, Belgio, Corea e Danimarca.
“E’ stata una bella edizione di Pitti Filati anche nei numeri e soprattutto nella qualità delle presenze – riprende Agostino Poletto, direttore generale – l’elenco dei compratori intervenuti lo esprime al meglio: ci sono tutti i maglifici più importanti, gli studi stilistici delle grandi maison e dei player di peso della moda globale. Da parte nostra cerchiamo di rendere il salone sempre più stimolante e ricco di input, sugli aspetti legati alla produzione, alle nuove tendenze e ai servizi al mercato. Come sempre è stato apprezzatissimo il nuovo Spazio RicercaYarns United, curato da Angelo Figus e Nicola Miller, ormai diventato tappa irrinunciabile per i creativi di tutti i campi che vogliono ispirazioni fresche e al tempo stesso molto concrete. Sempre di più arrivano feedback molto positivi anche sulla sezione dei maglifici di qualità Knitclub, e sulle nuove aree CUSTOMEASY, dedicata alla customizzazione applicata al mondo della maglieria luxury, e SUSTAINABLE sulleproduzioni sostenibili nelle loro molteplici sfaccettature. E ci ha fatto molto piacere aver visto ancora una volta gli incredibili lavori finali degli studenti del Master in “Creative Knitwear Design” di Accademia Costume e Moda e Modateca Deanna, messi in scena nella sfilata alla Fortezza: abbiamo visto una ventata di creatività, di passione e di talento che non possono che confortarci”.
L’affluenza finale di Pitti Filati 86 (Firenze, 22-24 gennaio 2020) ha fatto registrare un’affluenza in leggera crescita, sia per l’Italia che per i mercati internazionali. Tra i compratori esteri (+3% e 1.800 presenze circa) le performance migliori sono state quelle di Regno Unito, Germania, Russia, Stati Uniti, Giappone, Svizzera e Turchia.
Complessivamente sono arrivati circa 4.400 compratori da oltre 50 paesi esteri.
Nella classifica dei primi 15 paesi esteri si conferma in testa il Regno Unito, seguito da Francia, Germania, Russia, Stati Uniti, Svizzera, Giappone, Turchia, Spagna, Cina, Olanda, Svezia, Belgio, Corea e Danimarca.