In programma venerdì 13 settembre, una speciale conversazione a tu per tu con François Hénin, fondatore della maison di profumi Jovoy e delle omonime boutique, e del marchio Jeroboam, tra aneddoti, strategie di marketing e sorprese.
Con un diploma di business school in tasca, François Henin parte per il Vietnam per quello che sarebbe potuto essere solo un bellissimo viaggio, dove invece rimane per 4 anni e fonda una piccola società commerciale che funge da ponte tra gli acquirenti francesi e le aziende vietnamite. Entra a poco a poco nell'industria dei profumi con l’intenzione di riscoprire l'eredità vietnamita, le foglie, le radici, la corteccia, i fiori. Distilla oli essenziali che verranno utilizzati nell'alta profumeria. Tornato in Francia, François lavora per l'azienda Argeville con sede nella tenuta di Mougins, a due passi da Grasse. 5 anni dopo, lascia il grande sud e si stabilisce a Parigi con un progetto di profumi in mente. Nel 2006, rilancia Jovoy, brand nato nell'Europa degli anni '20, « Joe – voy », un gioco di parole tra il soprannome della creatrice della casa, icona discreta della profumeria moderna, ricordata come una donna libera, una delle prime a capire l'interesse di campioni, miniature e altri elementi profumati, e il nome del marito inglese.
Nel 2010 apre una prima boutique Jovoy poi chiusa a favore della grande profumeria Jovoy al 4 di rue de Castiglione, quella che conosciamo ancora oggi.
Con un diploma di business school in tasca, François Henin parte per il Vietnam per quello che sarebbe potuto essere solo un bellissimo viaggio, dove invece rimane per 4 anni e fonda una piccola società commerciale che funge da ponte tra gli acquirenti francesi e le aziende vietnamite. Entra a poco a poco nell'industria dei profumi con l’intenzione di riscoprire l'eredità vietnamita, le foglie, le radici, la corteccia, i fiori. Distilla oli essenziali che verranno utilizzati nell'alta profumeria. Tornato in Francia, François lavora per l'azienda Argeville con sede nella tenuta di Mougins, a due passi da Grasse. 5 anni dopo, lascia il grande sud e si stabilisce a Parigi con un progetto di profumi in mente. Nel 2006, rilancia Jovoy, brand nato nell'Europa degli anni '20, « Joe – voy », un gioco di parole tra il soprannome della creatrice della casa, icona discreta della profumeria moderna, ricordata come una donna libera, una delle prime a capire l'interesse di campioni, miniature e altri elementi profumati, e il nome del marito inglese.
Nel 2010 apre una prima boutique Jovoy poi chiusa a favore della grande profumeria Jovoy al 4 di rue de Castiglione, quella che conosciamo ancora oggi.