Sabato 17 settembre alle ore 11, Isabelle Chazot, ricercatrice in storia del profumo, Amministratrice e Presidente del Comitato Scientifico di Osmothèque, ha tenuto il Talk “Trésor de l’Osmothèque” su una serie di profumi perduti nella loro formula originale, tra cui una selezione di creazioni che hanno visto la rosa protagonista.
Isabelle Chazot ha raccontato la genesi di questo prezioso archivio, Osmothèque, il primo archivio storico dedicato al profumo, situato a Versailles, che è nato dall’idea di un gruppo appassionato di profumieri (Jean Kerléo, allora profumiere di Jean Patou, e da un team di membri del comitato tecnico della Società Francese del Profumo) che trent’anni fa ha deciso di creare una sorta di biblioteca per ritrovare i profumi scomparsi, così come sono stati creati in passato.
L’idea, ha spiegato la ricercatrice, “era diventare la biblioteca nazionale del profumo. Un progetto aperto e accessibile a tutti, un ponte tra l’industria del profumo e il mondo della cultura, con la volontà di promuovere il profumo come un’opera d’arte. L’Osmothèque è un luogo senza uguali, l’unico al mondo dove si possono sentire i profumi riformulati secondo la loro formula originale.”
Una biblioteca del passato ma anche del presente, che rivive ogni giorno, con una collezione di oltre 5.000 profumi che continua a crescere ancora oggi. Tre gli obiettivi del prestigioso archivio: preservare, conservare e valorizzare i profumi; trasmettere la sua conoscenza e know-how e ispirare i profumieri; ricerca e sviluppo dell’esplorazione con un comitato tecnico e scientifico.
Il Talk è proseguito con un viaggio olfattivo di otto diversi profumi, seguiti da un focus dedicato alla rosa.
Isabelle Chazot ha raccontato la genesi di questo prezioso archivio, Osmothèque, il primo archivio storico dedicato al profumo, situato a Versailles, che è nato dall’idea di un gruppo appassionato di profumieri (Jean Kerléo, allora profumiere di Jean Patou, e da un team di membri del comitato tecnico della Società Francese del Profumo) che trent’anni fa ha deciso di creare una sorta di biblioteca per ritrovare i profumi scomparsi, così come sono stati creati in passato.
L’idea, ha spiegato la ricercatrice, “era diventare la biblioteca nazionale del profumo. Un progetto aperto e accessibile a tutti, un ponte tra l’industria del profumo e il mondo della cultura, con la volontà di promuovere il profumo come un’opera d’arte. L’Osmothèque è un luogo senza uguali, l’unico al mondo dove si possono sentire i profumi riformulati secondo la loro formula originale.”
Una biblioteca del passato ma anche del presente, che rivive ogni giorno, con una collezione di oltre 5.000 profumi che continua a crescere ancora oggi. Tre gli obiettivi del prestigioso archivio: preservare, conservare e valorizzare i profumi; trasmettere la sua conoscenza e know-how e ispirare i profumieri; ricerca e sviluppo dell’esplorazione con un comitato tecnico e scientifico.
Il Talk è proseguito con un viaggio olfattivo di otto diversi profumi, seguiti da un focus dedicato alla rosa.