Brand Profile
Il brand milanese di maglieria sperimentale, divenuto in pochi anni un riferimento internazionale per le proprie tecniche “rigenerative” basate su recupero, agugliatura e tessitura di filati di scarto della maglieria industriale italiana, si presenta a Pitti Bimbo come ospite speciale con la sua prima capsule collection Vitelli Kids dal titolo “MINI WHO?”.
“Why Mini-me? Why is that? Who said so? Maxi you!”
Ironizzando sul concetto del MINI-ME che definisce la “copia rimpicciolita” di un capo da “grandi”, con “MINI WHO?” Vitelli invita al ribaltamento di preconcetti e prospettive in un settore che “può e deve contribuire al discorso sull’inclusività, sulla diversità e sulla responsabilità”.
Per il team Vitelli, che si definisce un “collettivo di artigiani punk”, tale ribaltamento parte dalla fase progettuale: da Spazio Vitelli, l’atelier del brand nel centro di Milano, ai piccoli laboratori sartoriali e magliai indipendenti del Nord-Italia con cui il brand collabora, il design di ogni capo deve essere sviluppato a partire dalla forma rettangolare propria del “telo” tessuto, e dar forma ad una collezione agender ed anti-spreco per nulla derivativa dal vestire “dei grandi”.
“Never mind size” è il motto con cui i look di MINI WHO? sono stati costruiti a partire da misure “minori in grandezza, non in attitude”; tutti i capi sono infatti “scalabili” in proporzione per poter essere indossati anche dalle persone di dimensioni maggiori, giocando con un concetto “ageless” del vestire.
Come per ogni collezione Vitelli, MINI WHO? è interamente prodotta a partire da filati di scarto e di recupero, rigenerati attraverso speciali tecniche di agugliatura e ordito. Parte della collezione potrà vantare uno stato di full circular production, in quanto i tessuti ibridi con cui sarà prodotta arrivano direttamente dai leftover della produzione di Vitelli Maglieria Italiana - la main collection con cui il brand sfila durante la Milan Fashion Week.