Buyers Select:
Shana Laub
Shan and Toad
Editoriale
Edizione 94
17.12.2021
Buyers Select porta dietro le quinte dei migliori store per incontrare le persone che scelgono cosa indosseranno i bambini, spiegano quali sono i trend più interessanti, raccontano le peculiarità del loro mercato, compresa la sempre maggiore interazione tra fisico e digitale. E non mancano di offrire suggerimenti a brand e aziende

Da sempre appassionata di moda, accorta nello shopping e mamma di 6 bambine, Shana Laub ha deciso di scoprire i designer di kidswear più hot del momento per vestire le sue ragazze. Da qui è nato Shan and Toad, luxury retailer online basato negli Stati Uniti e con un team internazionale. Come emerge dall’intervista, essere mamma e buyer allo stesso tempo assicura una selezione di capi trendy e particolarmente adatti ai bimbi in termini di comfort e vestibilità. Caratteristiche, secondo Shana, imprescindibili nella propria offerta. A brand e aziende, oltre a creatività, qualità e attenzione alla sostenibilità, chiede in particolare una maggiore offerta di proposte artigianali e handmade. 
Cosa cercano i clienti oggi?
Sono continuamente alla ricerca del kidswear più hot che ci sia. Quando acquisto mi concentro sui trend e designer emergenti: sono sempre entusiasta di presentare gli stili e i brand più nuovi e all'avanguardia. 
Visto che il nostro focus è l’abbigliamento per bambini poniamo altrettanta attenzione al comfort e alla vestibilità, ovvero ci assicuriamo che le nostre collezioni siano belle e comode allo stesso tempo.
Quali sono le tendenze kidswear più interessanti? 
Un trend che sembra destinato a non scomparire è quello dei motivi grafici: soprattutto nel kidswear  rende i capi divertenti e  attraenti. Anche la sostenibilità è, giustamente, di tendenza e sento sia un mio dovere scegliere marchi che producono in modo responsabile ed etico.
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Come selezionate i prodotti per Shan and Toad?
Essendo innanzitutto una mamma,  amo pensare a me stessa come a una buyer intuitiva. Seleziono i prodotti in base a ciò che mi entusiasma e che comprerei per i miei figli. Lo stile di Shan and Toad è decisamente il mio. Ed è quello che fa la differenza nei siti dove il proprietario è anche il buyer: ognuno ha la sua personalità, permettendo a clienti di gravitare nell’orbita di uno o dell’altro. Quando acquisto tendo inoltre a esagerare perché il kidswear sta diventando sempre più creativo e innovativo e non riesco a trattenermi dall’ordinare tutte le belle proposte.
Cosa vorrebbe vedere di più nelle proposte di marchi e aziende? 
Mi piacerebbe trovare più capi artigianali e handmade.  Tante lavorazioni antiche e della tradizione stanno tornando nel fashion e sarebbe giusto vederle anche nel kidswear. Certo, questi prodotti sono meno commerciali, perché tendono a essere più costosi e unici nel loro genere, ma possono interessare la clientela alla ricerca di qualcosa di super speciale. 
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Come si stanno evolvendo le vendite online? 
Per fortuna, le vendite online sembrano tornare ai livelli precedenti l'inizio della pandemia. Speriamo che questa tendenza al rialzo continui. I prodotti vincenti adesso sono i capi casual e facili da indossare: trendy, ma giocoso, è il mood del momento.
Ha intenzione di aprire un negozio fisico?
Al momento no, ma chissà cosa ci riserverà il futuro.
Cosa si aspetta di trovare a Pitti Bimbo?
Immagino di vedere un proposta kidswear più concentrata del solito. Le collezioni potrebbero essere meno, ma la qualità e la creatività saranno più forti che mai.
Cosa rende Pitti un'esperienza unica? 
Senz’altro Pitti è la più grande fiera che ci sia, ben organizzata e suddivisa in modo appropriato. Il mix di marchi premium e di designer emergenti la rende la più importante e rilevante per i buyer come me.