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Il percorso espositivo di “Chianti Origo”, nuovo Polo della cultura che sorge negli spazi delle ex Cantine Ricasoli di Gaiole in Chianti, comprende una grande area dedicata al mondo della bicicletta e del ciclismo.
Lo spazio, denominato “Casa Eroica”, offre uno sguardo completo intorno ad un fenomeno sportivo e di costume che negli anni ha acquisito fama e valore a livello mondiale, ma che non dimentica le proprie origini gaiolesi ed il modo in cui una piccola comunità è stata esportata nel mondo, anche attraverso le due ruote. Tra spazi espositivi, multimediali e interattivi è possibile scoprire la nascita, l’evoluzione e l’affermazione formale di vero e proprio network di eventi, capace di coinvolgere decine di migliaia di appassionati in tutto il mondo, e muoversi tra tutti quei corredi, oggettistiche e complementi che rendono l’Eroica un marchio unico nel panorama sportivo. Visori di realtà aumentata consentono di vivere l’esperienza virtuale dell’andare in bicicletta, permettendo così di scoprire, in qualsiasi periodo dell’anno, quello che vivono a Gaiole in Chianti migliaia di ciclisti che si riversano sulle strade bianche la prima domenica di ottobre.
In un luogo che vuole rivivere le proprie origini, non poteva mancare la “Ciclofficina Luciano Berruti”, ricostruzione originale dell’ambiente più intimo dell’Eroico Numero 1 con i suoi arredi, smontati e rimontati fedelmente, così da ricreare uno spazio di lavoro originale di inizio del secolo scorso.
In collaborazione con l’Arcidiocesi di Siena – Colle di Val d’Elsa – Montalcino e la parrocchia di Santa Petronilla di Siena, in occasione della partenza del Tour de France 2024 e di Becycle, evento organizzato da Pitti Immagine e Stazione Leopolda intorno al mondo della bicicletta e del cicloturismo, sarà possibile ammirare anche le storiche maglie originali con cui Gino Bartali vinse i Tour de France del 1938 e 1948.
Le maglie, recentemente restaurate da Opera Laboratori ed esposte permanentemente nella cappella di Santa Teresa del Gesù Bambino della Chiesa di Santa Petronilla, oltre a simboleggiare la grande Fede del campione fiorentino e la profonda amicizia che lo legava con il parroco senese don Bruno Franci, portano nei loro tessuti i segni più profondi della storia d’Italia.