Pitti Bimbo rappresenta l’inizio della stagione, mi permette di avere una visione d'insieme di tanti brand prima di effettuare gli ordini, ed è facile scoprire le tendenze e i nomi emergenti. Anche se questa edizione del salone era più contenuta rispetto al passato, sia le aziende che i buyer erano entusiasti di essere tornati, e ho percepito un grande ottimismo rispetto al futuro. Nel Padiglione Centrale si trovano le aziende leader per alcune delle nostre attività ormai consolidate, e la fiera rappresenta spesso l'unica occasione per incontrarli di persona. In altre sezioni, posso approfondire quelle che mi hanno contattato per un incontro e dare loro un feedback sulla nostra attività e sulla possibilità che il loro marchio si inserisca nei nostri assortimenti. Mi piace poter vedere così tante collezioni interessanti in un unico posto! E’ sempre interessante anche scoprire la direzione del design e le innovazioni. Il mio obiettivo era quello di riprendere contatto, di persona, con marchi che negli ultimi due anni ho visto solo a distanza. Sono rimasta piacevolmente sorpresa dal numero di persone presenti in fiera e dall'energia positiva che si respirava.
, buyer children division di NEIMAN MARCUS (USA)
Una ripartenza con un’atmosfera felice, fresca e tranquilla. È stato importante partecipare per rinnovare gli incontri fisici con i nostri partner dopo due anni di conferenze video e vedere le collezioni dal vivo, soprattutto quando si tratta di nuovi brand. Cercavo nuove proposte casual e The Kid's Lab è stata la sezione più interessante per noi. I clienti sono molto contenti di tornare nei negozi: oggi è possibile consumare meno ma meglio, e questo rappresenta una buona notizia per la distribuzione selettiva.
, direttrice departimento kidswear e lingerie di LE BON MARCHÉ (Parigi)
Dopo la pandemia i clienti hanno cominciato a preferire acquistare in negozio, non solo online, in modo da avere più contatti con le persone ed essere attenti all’ambiente. Non cercano più solo i grandi nomi ma sono orientati verso piccoli produttori, collezioni organiche ed eco-friendly e la fiera presenta numerose proposte di ricerca davvero interessanti. A questa edizione si è respirata un’altra atmosfera, più intima e consapevole forse, ed è un aspetto che mi è piaciuto molto. Ho passato un’intera giornata al Padiglione Cavaniglia per conoscere più brand possibili. Apartment è una sezione molto ben fatta e ho apprezzato anche il focus sul vintage kids, per la prima volta a Pitti Bimbo. Bella anche la proposta di libri e di oggettistica in generale, che rispecchia appieno la tendenza delle boutique e dei department store di rappresentare il mondo del bambino a 360°. Quello che si vede a Pitti Bimbo rappresenta quello che saranno i negozi del futuro. L’organizzazione è curata nei dettagli ed è un aspetto che rende il nostro lavoro ancora più piacevole.
, proprietaria di BARBARA FRÈRES (Düsseldorf)
Per noi buyer partecipare a Pitti Bimbo è il modo più veloce e preciso per conoscere le nuove tendenze del kidswear e scoprire nuovi marchi. In questa prima edizione post pandemia a cui ho partecipato la scala della fiera è stata ridimensionata, ma l’ho trovata molto interessante e funzionale per i visitatori. Per me, in qualità di buyer di un negozio multimarca, la parte migliore della fiera è stata The Kid’s Lab: naturalmente il nostro team ha sempre bisogno di trovare nuovi e grandi marchi, collocati nel Padiglione Centrale, ma gli accessori e i brand di designer più piccoli o emergenti sono necessari per aggiungere vitalità al negozio. In The Kid’s Lab ho individuato una selezione molto curata di accessori carini per bambini, e sono stata molto ispirata dalle aziende: ho trovato diverse collezioni interessanti per il nostro negozio.
, buyer di BOON THE SHOP (Seoul)
Pitti Bimbo è un punto di riferimento per le collezioni moda bambino, motivo che mi spinge a partecipare ad ogni edizione con l’obiettivo di cercare nuovi brand e nuovi trend di stagione. Ho trovato interessante la sezione Apartment per la proposta di new talents e ho apprezzato molto lo spazio dato alla parte dei giocattoli e accessori perché sono una categoria che vogliamo ampliare all'interno del nostro e-commerce e a tal proposito ho trovato delle proposte valide. Valore aggiunto di questa edizione è stato trovare la fiera meno dispersiva rispetto alle precedenti essendo stato tutto concentrato in due padiglioni. Cercavo delle novità sui trend per la parte lifestyle e sono riuscita a prendere dei contatti interessanti con dei brand chiave.
, senior kidswear buyer di LUISAVIAROMA.COM
E’ stato importante tornare a Pitti Bimbo dopo oltre due anni, sia per incontrarci di nuovo personalmente sia per toccare con mano le collezioni e trovare nuovi brand. Ero interessato in modo particolare all’abbigliamento per il neonato e agli abiti da cerimonia, e ho trovato diverse proposte interessanti all’interno del Padiglione Centrale, la sezione della fiera che preferisco. Organizzazione perfetta come sempre.
, fashion buyer di FIFTY ONE EAST (Doha)
Essere a questo Pitti Bimbo ha avuto valore per diversi motivi: ritrovarsi fisicamente dopo due anni di pandemia, avere l’opportunità di incontrare i brand con cui già collaboriamo, capire cosa va di moda nel mondo del kidswear, avere nuove ispirazioni sia a livello di collezioni che di layout. Per il nostro business la sezione più importante è il Padiglione Centrale ma mi sono piaciute molto anche Apartment e The Nest per capire nuovi trend, sono state molto stimolanti, così come il focus sul vintage kids. Una bella esperienza!
, kidswear sales director di LIVERPOOL (Città del Messico)
Questa edizione mi è piaciuta più del solito perché era un pochino più intima: ho avuto modo di prendermi il mio tempo, visitare tutte le sezioni con calma e allo stesso tempo sedermi a parlare con le aziende che mi interessavano di più. Alla pandemia sono sopravvissuti solo i brand più forti, quelli con un livello maggiore di qualità e questa selezione naturale si è vista anche a Pitti Bimbo. Ho apprezzato molto la proposta di design e di giocattoli.
, proprietaria di THE LITTLE RED PLANET (New York)
E’ la prima volta che partecipo a Pitti Bimbo. Abbiamo due store multibrand in cui vendiamo tutte le categorie del mondo del kidswear e ho apprezzato molto il fatto che la fiera presenti una proposta davvero completa; dall’abbigliamento alle calzature agli accessori. E’ stata una bellissima opportunità per scoprire nuovi brand, ho preso tanti nuovi contatti interessanti. L’organizzazione è stata perfetta, ci vediamo a gennaio per l’edizione invernale!
, proprietario di BUBOO BABY & KIDS (Isole Baleari)
E’ stato bello tornare a Pitti Bimbo la prima volta dopo la pandemia. Mi sono piaciute molto le diverse sezioni del Padiglione Cavaniglia: compro solo quello che mi piace davvero, e qui ho trovato diverse proposte interessanti anche di accessori, giochi, bambole, non solo abbigliamento.
, proprietaria di T GOUDEN KOETSJE (Etten-Leur – Olanda)
Il tema di questa stagione è stato "PITTI ISLAND", un'isola immaginaria connessa con il mondo intero in un processo di scambio, socialità, apertura, divertimento. Una terra con una botanica premurosa e coinvolgente, sensibile alle idee, un luogo dove incontrarsi e divertirsi. Metafora perfetta per Pitti Bimbo, il cui obiettivo di ogni edizione è selezionare il meglio della creatività nella moda.
Pitti Bimbo 95 riconquista la sua comunità internazionale. Più che positivo il bilancio della 95° edizione di Pitti Bimbo, che è stata la prima edizione post-pandemia in cui Pitti Bimbo è tornato nuovamente in scena da solo, dopo due edizioni insieme a Pitti Uomo.
Marchi di ricerca e valori etici. La moda dei piccoli cambia.
Molti brand sono rimasti sorpresi di quanto fosse buona la partecipazione e di quanti ordini siano riusciti a portare a casa. C’è chi ha dichiarato che non fosse mai accaduto niente di simile in 35 anni di attività.
Sono tornata! Tornata a Firenze e ritorna a Pitti Bimbo. Se ti stai chiedendo se dovresti visitare la fiera a gennaio la risposta è: fallo. È bello ritrovarsi, vedere dal vivo le nuove collezioni, assaporare un po' di Italian Flair, perché è davvero questo il piccolo ingrediente segreto di Pitti.
Un percorso espositivo arricchito di novità pronte a dettare i trend del futuro del kidswear.